Verbale dell'Assemblea della Consulta delle Associazioni

26aprile 2017

 

Il giorno 26 Aprile 2017 presso la Biblioteca Comunale “ Alessandro Minuziano” dalle ore 18,30 in poi si è svolta l’Assemblea della Consulta delle Associazioni per trattare i due punti all’ordine del giorno precedentemente diramati attraverso diversi strumenti di comunicazione, oltre che con un manifesto affisso in luoghi strategici della Città:

  • Verifica dell’attività svolta
  • Proposte per la prosecuzione dei lavori

 Sono presenti numerosi  rappresentanti delle Associazioni di volontariato del territorio. Anche l’Amministrazione Comunale è presente con la Consigliera Arcangela De Vivo e con l’Assessora Simona Venditti, che fin dall’inizio si sono mostrate convinte fautrici della istituzione di una Consulta delle Associazioni per l’importante funzione che tale organismo può svolgere in direzione della costituzione di una estesa rete di relazioni, collaborazioni e sinergie finalizzate al bene comune.

  Introduce i lavori il giornalista Beniamino Pascale, spesso testimone per la professione che svolge, del paziente e silenzioso lavoro di raccordo e coordinamento,  svolto dalla Consulta nei suoi  diciotto mesi di attività, per promuovere Progetti spesso condivisi anche dall’Amministrazione e realizzati con il concorso di più Associazioni, il quale evidenzia in maniera sintetica ma chiara che i contenuti della  serata non devono essere considerati un punto d’arrivo, ma semplicemente il nuovo punto di partenza, così come esso verrà a delinearsi dopo la verifica, il confronto delle diverse visioni e le eventuali proposte emergenti in seno all’assemblea.

In questa maniera preannuncia l’intervento della Presidente Linda Rinaldi  che subito tiene a manifestare la differenza di stato d’animo con cui affronta questa Assemblea rispetto a quella dello scorso anno, sicuramente più sereno,  grazie alle continue relazioni instauratesi  con molti dei presenti proprio nello svolgimento del ruolo di coordinamento che la Consulta va svolgendo, relazioni che le rendono l’atmosfera molto più familiare. Immediatamente dopo comincia a fornire  tutte le informazioni e le considerazioni  essenziali, alla luce delle quali  condurre la verifica, affinchè essa possa essere condivisa nei suoi significati più profondi. Parte pertanto con un breve excursus sulle origini della Consulta fermamente voluta dall’Amministrazione Comunale  per accogliere e dare seguito alle aspirazioni di quei cittadini  che nel corso del tempo avevano  manifestato attraverso il loro impegno ed i loro contributi di pensiero e di azione, un orientamento alla trasformazione dei modi di operare e di stare insieme , convinti che la eccessiva frammentazione del tessuto sociale e la cultura individualistica e competitiva che caratterizza la società odierna, producessero un eccessivo spreco di energie e risorse umane. Significativo di questo indirizzo è stato il filmato sul volo delle oche con cui si aprì la prima assemblea della Consulta, attraverso il quale si volle mettere in evidenza come lo spirito di gruppo, la fiducia e l’aiuto reciproci, possono aiutare a raggiungere gli obiettivi in modo più semplice.

Continua dicendo che da quel momento in poi è iniziato il viaggio fatto di esperienze concrete, sulla base delle quali si è continuato a costruire e dalle quali  sono emersi, di volta in volta, i binari entro cui avanzare consentendo così alla Consulta di individuare le funzioni più opportune da svolgere  nel nostro contesto per contribuire al miglioramento della vita sociale, funzioni, quindi, nate  dalla azione ma anche dalla riflessione sui dati derivanti  dalla continua osservazione ed analisi della realtà, ed indirizzate, come si diceva prima, a promuovere il cambiamento verso la “noità”, dal momento che quest’ultima appare molto più adeguata a fronteggiare le sfide della complessità. Complessità che richiede, essa stessa, un cambio di mentalità per essere affrontata.

Informa che di tali funzioni individuate sul campo si è data conoscenza al Sindaco attraverso una nota informativa, affinchè ne diffondesse i contenuti tra i  rappresentanti politici e che è opportuno socializzarle anche in seno all’Assemblea, in quanto basilari per procedere alla verifica con un  maggior numero di elementi a disposizione a cui fare riferimento.

La prima funzione  è sicuramente quella di consentire un coordinamento tra associazioni e cittadini, finalizzato a condividere la conoscenza dei bisogni, dei problemi, delle aspirazioni e delle attività messe in campo. Questo momento appare indispensabile sia per orientarsi nella complessità e giungere a sintesi condivise,  senza essere travolti dalla frammentarietà delle visioni particolari , sia per far emergere priorità condivise su cui convogliare  sinergie di competenze e di  impegno fattivo e cooperativo.  In parole povere, per fare rete e continuare a costruire reti sempre più vaste e finalizzate

L’altra funzione altrettanto importante è quella di essere tramite   non burocratico, ma ricco di umanità, tra la cittadinanza e l’amministrazione così che le decisioni politiche possano sempre più incrociare le reali esigenze  ed i desideri  della base,  che verrebbe in tal modo effettivamente  motivata ad una partecipazione fiduciosa, responsabile e  capace di esprimere e vivere   valori condivisi.

Prima di concludere questa prima parte e dare informazione dei singoli Progetti seguiti dalla Consulta in questo anno, tiene a precisare che in ogni caso il processo intenzionale e continuo centrato sulla Comunità che la Consulta ha intrapreso ha bisogno per dare i suoi frutti, del rispetto reciproco dei ruoli, di riflessioni condivise, di comportamenti di cura e partecipazione da parte di tutti gli organismi coinvolti. Ogni infrazione a queste regole implicite, provoca a seconda dei casi, rallentamenti, ostacoli ed a volte fallimenti. Tutti pertanto si devono sentire responsabili di questo processo così importante per la nostra qualità di vita e la crescita del nostro contesto.

Subito dopo la Presidente elenca il nome dei Progetti coordinati dalla Consulta: Incontri d’estate, la Festa dei nonni, Quartiere in Movimento arricchito da Alla luce dei Falò, Viabilità ed Ambiente ed  Animazione natalizia del Centro storico, Spesa sospesa oltre a diverse altre attività che hanno impegnato la consulta nel campo della solidarietà e dell’integrazione favorendo, attraverso azioni di coordinamento, la collaborazione di un grande numero di Associazioni, di cui invita i rappresentanti presenti affinchè possano  illustrare direttamente  l’esperienza fatta ed i risultati ottenuti.

A questo punto si inseriscono alcuni interventi evidentemente sollecitati da quanto appena comunicato, finalizzati più che altro ad avanzare richieste nei confronti  dell’Amministrazione e della Consulta  relativamente sia alla ricerca di una comunicazione il più possibile chiara e trasparente che di una maggiore frequenza degli incontri in vista di un  coinvolgimento  più sistematico della base. Un’ulteriore richiesta riguarda invece la semplificazione dell’iter procedurale che le Associazioni devono seguire ogni volta che richiedono il patrocinio del comune e l’uso di qualche struttura.

Un altro intervento piuttosto critico riguarda invece il ritardo con cui si risponde al degrado delle zone periferiche che, oltre  a risuonare come un’espressione di malcontento nei confronti dell’amministrazione,  finisce con lo svalutare tutto l’impegno con cui molte associazioni di volontariato hanno collaborato in più occasioni, grazie  al Progetto Quartiere in movimento, finalizzato proprio al recupero delle periferie, attraverso la cura e l’attenzione rivolta alle persone con lo scopo di alleviare il loro senso di isolamento e solitudine.

A tali interventi cercano di dare risposte sia la Consigliera De Vivo che l’Assessore Venditti. La prima dice che ha sempre creduto nella ricchezza e nella forza del volontariato e della partecipazione dei cittadini tanto da aver aderito in prima persona a Progetti finalizzati alla solidarietà sociale come la Catena dell’Amore ed il Progetto Viola e di essersi molto  impegnata per la Costituzione di una Consulta che potesse dare slancio e continuità ad azioni di volontariato sempre più coordinate ed improntate alla collaborazione ed alla cooperazione. Per quanto riguarda le procedure burocratiche dice che esse fanno parte delle regole da seguire e che non si può fare molto in proposito, dal momento che le regole vanno rispettate.

L’assessora Venditti, a sua volta, chiarisce subito qual è la sua visione di Consulta e quali finalità essa si aspetta che tale organismo persegua per contribuire al bene Comune. Dal suo discorso traspare la piena condivisione di quell’idea originaria di fare squadra da cui la Consulta ha tratto origine e delle funzioni di coordinamento che essa si è ritagliata per contribuire a realizzare reti di intervento sempre più efficaci. Ricorda a tal proposito, come all’inizio del suo mandato fosse rimasta colpita proprio dal fatto che anche i progetti più significativi ed importanti presentati dalle singole associazioni, le lasciassero ogni volta un senso di parzialità e di incompiutezza rispetto alla complessità dei problemi, per cui è pienamente convinta che la cooperazione è sicuramente un obiettivo verso cui tendere e per cui impegnarsi. Con umiltà riconosce che si tratta di un’esperienza completamente nuova in cui tutti hanno qualcosa da imparare e qualche sovranità a cui rinunciare ed anche che, trattandosi di un processo di cambiamento, non è possibile aspettarsi tutto e subito ma piuttosto che si continui ad operare affinchè si possa giungere ad una progettualità sempre più condivisa e realizzata grazie alla  collaborazione di un gran numero di Associazioni.

Si riprende l’attività di verifica attraverso le testimonianze di alcune associazioni che hanno collaborato e la proiezione di immagini relative ai diversi progetti realizzati in collaborazione. Da essi emerge chiaramente la continuità che li ha caratterizzati oltre che numerosissimi stimoli per una prosecuzione delle attività sempre più ricche, coordinate e soprattutto rispondenti ai bisogni emergenti.

Anche la presentazione del nuovo sito, completamente ristrutturato dall’informatico Antonello Cavaliere, che a titolo del tutto gratuito ha messo a disposizione della comunità le sue specifiche competenze, contribuisce a dare risposte a quell’esigenza di maggiore informazione e trasparenza precedentemente rappresentata . Il sito, infatti, è stato concepito sia per dare informazioni sul lavoro svolto dalla Consulta attraverso documenti verbali e visivi, sia per accogliere e pubblicare quanto ogni associazione aderente alla Consulta riterrà opportuno inviare. Ognuna di esse avrà una pagina di presentazione con la presenza di link che rimandano direttamente al loro sito ed alla loro pagina facebook, almeno per quelle che ne sono fornite. La sezione news servirà soprattutto a pubblicare tutto quanto di positivo avviene nella nostra città. Una vera e propria vetrina funzionale alla reciproca conoscenza, alla contaminazione delle idee ed alla creatività progettuale che sono le basi di ogni effettiva e sostanziale collaborazione. Il calendario riporterà le date in cui si svolgeranno gli eventi  e link di collegamento ad eventuali descrizioni degli stessi. Tale funzione, se ben utilizzata dalle associazioni, potrà essere uno strumento utile ad evitare quanto più possibile, la sovrapposizione di iniziative. Terminata la presentazione Antonello Cavaliere riceve i ringraziamenti del direttivo e di tutti i presenti.

Per quanto concerne le proposte relative alla prosecuzione dei lavori fatte  dai partecipanti all’assemblea  durante il corso dei lavori risultano essere:

chiarezza e trasparenza delle informazioni

maggiore frequenza degli incontri

ricerca di modalità adatte a sollecitare la partecipazione delle associazioni

rappresentare le istanze dei cittadini

utilizzare gli spazi esterni di scuole chiuse o abbandonate per svolgere attività con i bambini

raccogliere le proposte provenienti dalle associazioni

Anche il direttivo avanza proposte ancora una volta dettate da grande attenzione alla lettura dei segnali e dei bisogni provenienti dalla realtà. Esse infatti scaturiscono direttamente da un  serio lavoro di confronto e di riflessione condotto in seguito all’emergenza criminalità che ha interessato in un passato recente la nostra città. In tale occasione, nel cercare di individuare  modalità utili e costruttive di intervento, si convocò una riunione delle associazioni per conoscere quanto nel territorio già si muoveva in direzione della sensibilizzazione alla legalità ed alla sicurezza. La compilazione delle schede operata dai rappresentanti delle associazioni convenute non solo ha consentito di coordinare gli  eventi già in cantiere  ma ha fornito  anche idee su come procedere per giungere ad una progettualità di tipo cooperativo, già in fase di ideazione

Si propone pertanto di

  • stabilire di volta in volta il tema- problema prioritario. In questo caso quello della legalità e della sicurezza.
  • individuare a seconda del tema-problema le macroaree  in cui le varie associazioni possono e desiderano dare, a seconda della loro specificità, il  proprio contributo. Nel caso della legalità e della sicurezza sono state individuate le seguenti tre macro-aree che nel corso dei lavori non escludono possibili, naturali contaminazioni: 1) Educazione e formazione 2)Promozione del territorio e Salute 3) Salvaguardia e controllo del Territorio
  • costituire per ogni macroarea dei gruppi di riflessione, formati da rappresentanti delle associazioni interessate,  finalizzati  alla strutturazione  di progettazioni condivise negli obiettivi e ben organizzate per completezza, ricchezza e coerenza nello svolgimento

Un’altra proposta avente sempre come scopo quello di  progettare azioni  rispondenti alle reali esigenze del territorio ed eventualmente per individuare e condividere priorità di interventi,  è la costituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione di rappresentanti di quegli organismi che possono fornire, considerata la loro funzione, una conoscenza più approfondita della nostra realtà, arricchendola con dati ed osservazioni.

Terminata ogni discussione, dopo aver ringraziato i presenti per la loro partecipazione ed aver porto loro i saluti del direttivo, la Presidente dichiara sciolta l’assemblea.