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Benvenuti sul sito della Consulta 

delle Associazioni di San Severo.


La Consulta delle Associazioni di San Severo racchiude tutte le associazioni di San Severo. L’incontro e il confronto fra Istituzioni Pubbliche e le suddette Forme Associative favoriscono l’integrazione fra intervento pubblico e privato-sociale, per perseguire diverse finalità nell’interesse di entrambi i soggetti.

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Associazione fondata da San Vincendo Dé Paoli nel 1617  Piazza San Francesco d’Assisi, 13 dal 1857 al servizio dei poveri

 

Direttivo:

Presidente:  Danila Abruzzese
Vice presidente: Aida Iacone
Segretaria:  Emilia Gervasio
Tesoriera : Caterina Tricarico

 

FINALITÀ:

Coerente con gli insegnamenti del suo fondatore, San Vincenzo de Paoli, l'Associazione aggiorna di continuo la sua azione per adeguarsi alle necessità e ai mutamenti della società mantenendo intatte le sue finalità:

Lottare contro le povertà morali e materiali e le cause che le determinano

Favorire la promozione umana e cristiana delle persone

METODI:

Incontrare il povero nel suo ambiente di vita

Programmare e realizzare progetti concreti sul territorio

Coinvolgere le persone in difficoltà nei progetti che le riguardano per renderle partecipi della loro promozione

Collaborare con le strutture pubbliche e private là dove si affrontano i problemi che riguardano la povertà

Promuovere la formazione permanente dei volontari per un aggiornamento costante ed una continua verifica

Il Gruppo di Volontariato Vincenziano di San Severo ha per scopo:

- la promozione umana e cristiana delle persone e delle famiglie in situazione di disagio;

- la lotta contro le povertà materiali e spirituali e le cause che le determinano;

- l’incontro personale con il fratello nel suo ambiente di vita senza alcuna discriminazione,

 

LE ORIGINI  - DALLE DAME DELLA CARITÀ AI GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO

Le Dame della Carità è un’associazione caritativa laica fondata da San Vincenzo de' Paoli nel 1617, col nome di “Sorelle della Carità”, a Chatillon-les-Dambes. Nel 1629 mutarono il nome in Dame della Carità.
Inizialmente dedite all'assistenza ai malati poveri e più abbandonati, le Dame della Carità estesero la loro opera a ogni genere di soccorso ai bisognosi, mantenendo comunque lo stile vincenziano, che richiede l'incontro personale con i poveri a domicilio o comunque nel loro ambiente di vita. Per favorire l'unità di quest'opera, San Vincenzo de’ Paoli diede regole comuni, basate sull'imitazione di Gesù Cristo, sull'amore evangelico senza frontiere, sull'organizzazione degli interventi, sulla creatività, per trovare modi sempre nuovi di aiuto ai poveri.

Caratteristica del suo genio è stata non solo l'organizzazione della carità, ma anche della comunicazione.

Dopo la morte di san Vincenzo, le Carità si sono diffuse in numerosi paesi, grazie ai Preti della Missione e alle Figlie della Carità. Sono nate così le associazioni nazionali, collegate tra di loro attraverso la collaborazione e coordinate dalla presidente dell'associazione francese.   L'associazione è parrocchiale e diocesana, ma giuridicamente dipende dal Superiore generale della Congregazione delle Missioni. L'attività delle associazioni nazionali in ogni Paese è diretta da un Consiglio Nazionale.

Nel 1971, le delegate di 22 associazioni, radunate in Assemblea Straordinaria, hanno votato il nuovo statuto e hanno adottato il nome di Associazione Internazionale della Carità (AIC). Nel decidere di mantenere nel nuovo nome il termine di "Carità", i membri hanno voluto sottolineare la discendenza diretta dall'opera creata da San Vincenzo e la loro fedeltà all'insegnamento profetico del loro fondatore.

 Le linee operative dell'associazione sono racchiuse nel cosiddetto "Documento di Base", accettato a livello internazionale, ove ci si impegna ad essere presenti sui tre piani della carità, vale a dire: azione individuale, azione collettiva, azione sulle strutture. Così la dimensione interpersonale della carità, come l'azione comunitaria e politica, sono vissute alla luce del Vangelo.

Fondamentale e specifico dello stile vincenziano come abbiamo già detto, è l'incontro personale con i poveri a domicilio o nel loro ambiente di vita; incontro che esige una seria e continua formazione, fondata e alimentata dal rapporto con Cristo e dalla testimonianza di vita.

L'AIC è attualmente presente in numerosi paesi d'Europa, dell'America Latina e dell'America del Nord, dell'Asia e dell'Africa. Essa raggruppa 42 associazioni con più di 250.000 membri, tutti impegnati nello sforzo di far vivere, nei modi adatti al nostro tempo, il progetto fondamentale di Vincenzo De Paoli, loro fondatore: Contro la povertà agire insieme.